giovedì 12 aprile 2012

NUOVO FARMACO ANTITUMORALE PER CANI

CAMPIONE SPERIMENTALE DISPONIBILE IN AMBULATORIO





Che cos’è Palladia?
Palladia contiene toceranib, che appartiene ad una classe di medicinali ad attività antitumorale.
Il medicinale è disponibile in compresse: 10 mg (blu), 15 mg; (arancione) e 50 mg (rosso).
Per che cosa si usa Palladia?
Palladia è usato per il trattamento dei cani affetti da mastocitomi (un tipo di tumore cutaneo).
Viene usato per i tumori di carattere grave (grado 2 o 3), recidivi e non resecabili.  La dose
usuale è di 3,25 mg per kg di peso corporeo e il numero di compresse da utilizzare viene
attentamente calcolata per ciascun cane. Le compresse vengono somministrate a giorni alterni,
con o senza cibo. La durata del trattamento dipende dalla risposta del cane alla terapia.
Come agisce Palladia?
Il principio attivo di Palladia, toceranib, è un inibitore del ricettore tirosin-chinasico. Esso cioè
blocca alcuni enzimi specifici noti come tirosin-chinasi. Questi enzimi possono trovarsi nei
mastocitomi, dove vengono coinvolti nella crecita e diffusione delle cellule tumorali nonché
nella crescita dei vasi sanguigni. Bloccando tali enzimi, Palladia può contribuire a controllare
la crescita anormale delle cellule e prevenire l’ulteriore sviluppo di questo tipo di tumore.
Quali studi sono stati effettuati su Palladia? 
È stato condotta una serie di studi tanto su cani da laboratorio quanto su pazienti animali in
ambulatori od ospedali veterinari.
Lo studio principale è stato effettuato in due fasi su 151 cani affetti da mastocitomi. In una
prima fase (sino a sei settimane), Palladia è stato raffrontato con un placebo (trattamento
fittizio). In caso di peggioramento della malattia, il trattamento con Palladia veniva sospeso e
il cane esonerato dallo studio. Dopo sei settimane (seconda fase), lo studio proseguiva con
tutti i cani rimanenti trattati con Palladia per altri quattro mesi e mezzo in media.
Il trattamento è stato avviato con la dose raccomandata, che è stata in seguito ridotta o il
trattamento è stato sospeso per pochi giorni e in alcuni cani. I principali parametri
dell’efficacia erano la “risposta obiettiva” (una valutazione del veterinario sul modo in cui il
tumore cambiava durante il trattamento) e il tempo intercorso sino al peggioramento del
tumore. ©2009 2/2
Quali benefici ha mostrato Palladia nel corso degli studi? 
Dopo sei settimane di trattamento, i cani trattati con Palladia presentavano tassi di risposta
obiettivi superiori (37%) rispetto ai cani trattati con placebo (8%). Una risposta completa
(scomparsa del tumore) veniva registrata in circa l’8% e una risposta parziale (restringimento
del tumore) è stata osservata in circa il 29% dei cani trattati con Palladia. Nei cani trattati con
Palladia, il tempo di peggioramento del tumore è anche stato maggiore (nove a dieci settimane
in media) rispetto a quello dei cani trattati con placebo (in media tre settimane)
Qual è il rischio associato a Palladia?
Gli effetti indesiderati più comuni osservati con Palladia sono stati diarrea e vomito, perdita di
appetito, letargia (mancanza di energia), neutropenia (basso conteggio dei globuli bianchi),
difficoltà nei movimenti (zoppia) e perdita di peso. Queste reazioni sono generalmente da lievi
a moderate e temporanee. Il veterinario deve monitorare regolarmente i cani a causa degli
effetti indesiderati (all’inizio del trattamento ciò deve avvenire almeno una volta alla
settimana). Nel caso in cui si manifestino effetti indesiderati, il veterinario può decidere di
ridurre la dose di Palladia o di sospendere il trattamento, sia temporaneamente che
permanentemente.
Palladia non deve essere usato in cani di età inferiore ai due anni o con un peso inferiore ai 3
kg, in cagne gravide o in allattamento oppure in cani da riproduzione. Non deve essere usato
in cani che sono ipersensibili (allergici) a toceranib o a una qualsiasi delle altre sostanze. Non
deve essere usato in cani con sanguinamento allo stomaco o all’intestino. Per l’elenco
completo degli effetti indesiderati rilevati, si rimanda al foglio illustrativo.
Quali sono le precauzioni che deve prendere la persona che somministra il medicinale o entra in 
contatto con l’animale? 
Le compresse devono essere somministrate intere e non devono essere suddivise, rotte o
frantumate.  Se le compresse rotte o il vomito, l’urina e le feci di un cane trattato vengono a
contatto con la pelle o gli occhi, sciacquare immediatamente con abbondante acqua. I bambini
non devono essere in stretto contatto con il medicinale o con le feci o vomito dei cani trattati.
In caso di assunzione accidentale di Palladia, consultare immediatamente un medico e
mostrargli il foglio illustrativo o l’etichetta. Per maggiori informazioni, si rimanda al foglio
illustrativo.
Perché è stato approvato Palladia?
Il comitato per i medicinali veterinari (CVMP) ha concluso che i benefici di Palladia sono
superiori ai rischi nel trattamento dei mastocitomi cutanei non resecabili di grado II (grado
intermedio) o grado III (grado elevato) di Patnaik, recidivanti, nei cani e ha raccomandato il
rilascio dell’autorizzazione all’immissione in commercio per Palladia.

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